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DOMANDE FREQUENTI Chi ha letto fino a questo
punto, sicuramente si sarà fatto un minimo di idea sulla speleologia e
gli speleologi, ma naturalmente verrà spontaneo porsi altre domande.
In questa sezione cercheremo di dare il maggior numero di risposte, al
fine di dare più informazioni possibili e magari far nascere nell’animo
di qualcuno l’interesse verso l’oscuro mondo di grotte e abissi.
1.
Che fine fa l’acqua delle grotte?
Naturalmente verso le sorgenti site a valle. Il meccanismo che genera un corso d’acqua sotterraneo in genere è questo: l’acqua dalla superficie penetra nel sottosuolo attraverso innumerevoli crepe e porosità, quindi cade lungo pozzi , e ripide strette gallerie. Tutti i vari piccoli ruscelli, una volta penetrati all’interno della montagna, tendono a riunirsi e conseguentemente ad ingrossarsi, alla fine, quando incontrano uno strato roccioso impermeabile o molto meno attaccabile di altri, formano un vero e proprio fiume denominato “collettore”. Nel corso di questo fiume, si possono incontrare laghi anche profondi ed in genere, a causa dell’allargamento della galleria, l’acqua tende perdere la sua forza meccanica di erosione. L’esplorazione dello speleo, in genere si arrestano di fronte ad un lago il cui emissario è subacqueo. (sifone). Saper cosa c’è oltre questi limiti è possibile solo attraverso l’immersione subacquea con autorespiratore . Per
concludere, quando l’acqua alla fine raggiunge la superficie della
montagna, trabocca: è la risorgenza....finalmente!! E’
doveroso ricordare che
esistono anche grotte che non
sono state create dall’acqua, e precisamente quelle vulcaniche.
Sulle pendici dei vulcani infatti lo scorrimento delle lave forma
delle gallerie che una volta raffreddate possono essere percorse dagli
speleologi.
2.
CHE
CONDIZIONI AMBIENTALI SI TROVANO IN GROTTA? Le
grotte sono in genere poco ospitali per
l’uomo. Infatti generalmente sono sature di umidità e con temperatura
praticamente costante. Per quanto riguarda l’umidità, trovandosi in un
ambiente chiuso acqua e aria vanno
in equilibrio fra loro saturando l’aria di vapor acqueo. Essendo
le grotte attraversate quasi
sempre da grandi flussi d’acqua, la temperatura sarà all’incirca la
media delle temperature dell’acqua stessa.
3. C’E’ SEMPRE BUIO IN GROTTA? Si,
nelle grotte c’è sempre buio, un’oscurità praticamente
impenetrabile. Se chiudiamo gli occhi per qualche istante, quando li
riapriremo faremo fatica a capire se sono aperti o chiusi!! Quel
buio totale, non è però assoluta assenza di luce fisica. Alcune tracce
di particelle di radiazione cosmica riescono a penetrare nel sottosuolo e
interagendo con l’atmosfera ipogea riescono ad emettere un debole
segnale luminoso!
4. IN GROTTA SI RIESCE SEMPRE A RESPIRARE? Si,
perché l’aria di grotta viene continuamente rinnovata con aria esterna
che penetra, per motivi che vedremo oltre, dagli innumerevoli
piccoli sbocchi verso l’esterno presenti in ogni grotta. Anche
l’acqua che vi fluisce contribuisce a rinnovare l’atmosfera grazie ai
gas disciolti che essa trasporta. In piccole gallerie senza sbocchi,
l’aria è respirabile grazie appunto al flusso delle acque che la
attraversa. Due
caratteristiche differiscono l’aria delle grotte con l’aria esterna:
essa è quasi sempre satura di umidità
ed estremamente pura. Queste
caratteristiche sono legate: l’umidità e le lievi differenze di
temperatura inducono cicli di condensazione ed evaporazione che finiscono per catturare e
spostare nell’acqua tutte le particelle in sospensione nell’aria. Ne
risulta un’ aria fredda, umida e sterile che è molto adatta a guarire
malattie di tipo polmonare. Non proprio tutte le grotte possono però
vantarsi dell’aria che contengono, ne esistono rarissime che hanno aria
cattiva in quanto si aprono in zone vulcaniche, o a causa di materiali
biologici che imputridendo liberano anidride carbonica che a causa del suo
peso specifico, ristagna nelle parti basse della grotta. Occorre inoltre
che oltre alle cause appena descritte la grotta possieda unicamente un
ingresso. 5.
LE GROTTE POSSONO RIEMPIRSI D’ACQUA? Sono
estremamente rare le grotte che effettivamente si riempiono completamente d’acqua;
sono invece molte quelle che a causa di forti precipitazioni subiscono
fenomeni di piena improvvisa. Può succedere che in alcune grotte gli
speleologi possano rimanere bloccati per parecchie ore a causa di
allagamenti di zone di passaggio. Trattandosi comunque di fenomeno
temporaneo, l’unica cosa da fare è aspettare che il flusso di piena
defluisca lasciando conseguentemente libero il passaggio. 6.
LE GROTTE POSSONO CROLLARE? Si,
anche se questo accade in tempi geologici: crollano e i detriti vengono
portati via e disciolti dai ruscellamenti. Su una scala umana di tempo
comunque si può tranquillamente affermare che le grotte non crollano,
anzi si può asserire che sono molto stabili e sicure. La grotta che si
riesce a percorrere sta lì da centinaia di migliaia di anni, e la forma
che ha assunto è quella più adatta per resistere a terremoti che nel
corso della sua storia devono essere stati innumerevoli. Può succedere
invece, che passando per la prima volta in zone inesplorate l’uomo possa
suo malgrado causare il crollo di massi instabili. 7.
SI PUO’ BERE L’ACQUA DELLE GROTTE? Dipende
dal percorso che fa l’acqua all’interno della montagna, e da dove
l’acqua viene assorbita. E’ doveroso indicare che in grotta le
particelle impure non vengono filtrate in quanto troppo piccole rispetto
agli ostacoli che l’acqua incontra e per l’assenza del sole non
esistono microrganismi atti alla sua purificazione. In
grotte come quella di “Valdemino” in Liguria, l’acqua dei laghi in
essa contenuti è risultante solo da stillicidio e quindi contiene
un’alta concentrazione di carbonato
di calcio, causa principale di patologie quali calcoli renali ecc. Se
poi lo sviluppo della grotta passa sotto ad un centro abitato potrebbero
verificarsi fenomeni d’inquinamento dovuti ad infiltrazioni di acque
“bianche” e/o “nere”. 8.
A COSA SERVE LA SPELEOLOGIA? Se
si intende avere qualche utilità pratica e monetizzabile, si può dire
tranquillamente ma con fierezza che non serve a nulla!!! Come del resto
l’astronomia e la fisica delle particelle. La
speleologia è una parte di quelle ricerche che vengono portate avanti
unicamente per se stesse, per curiosità. Comunque
attraverso la speleologia si possono chiarire alcuni aspetti interessanti,
come la circolazione delle acque nel sottosuolo, capire la struttura
interna di una montagna, trovare nuove forme di mineralizzazioni, trovare
organismi interessanti. Ma la cosa che anima più di ogni altra lo
speleologo, è l’esplorazione, il fascino della scoperta, il poter
mettere piede dove mai uomo è arrivato, trovarsi in un altro mondo
all’interno del mondo…. Vedere, guardare il lento muoversi della
natura nei suoi aspetti più reconditi e lontani
…..E se poi tutto questo non serve, o può sembrare inutile, beh
non ha importanza! 9. COSA FANNO GLI SPELEOLOGI PER TUTTO IL TEMPO CHE STANNO IN GROTTA? Soprattutto
si spostano!!! Le
grotte sono spesso molto vaste ma gli accessi percorribili sono moto
pochi. A volte per raggiungere una zona interessante da esplorare o
riprendere l’esplorazione da dove si era lasciata, occorrono molte ore
di cammino, attraverso spazi angusti, terreni instabili, discesa di pozzi,
passaggi in acqua, senza contare il materiale che occorre trasportare, sia esso tecnico
che di sopravvivenza.
Stefano Mortari
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