AUSTRIA
   Da Passau a Vienna lungo il Danubio
 

Da Passau a Vienna

Tabella di marcia

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Vienna

Ciclisti da osteria

Personaggi

Episodi tra i raggi

Backstage

Visitiamo Ybbs.

Ybbs: Pfarrkirche St.Lorenz.

Abbazia di Melk: Stiftkirche.

Melk: i giardini dell'Abbazia, Stiftspark.

Il nostro albergo di Maria Taferl

Il Danubio visto da Maria Taferl.

 

4° Giorno.

Da Grein a Maria Taferl

 

Mercoledì: "spazio alla cultura!"

E’ mattino, di nuovo in sella…. Ieri sera il gruppo ha preso un’altra importante decisione, siamo molto fieri di noi! Non domi dei tanti chilometri fatti e del tempo “variabile”, abbiamo deciso che oggi avremo fatto più chilometri del previsto pur di vedere un giorno prima l’Abbazia di Melk. Visto che gente culturalmente viva che siamo? Non riusciamo a resistere di fronte all’arte!! E voi che pensavate che avessimo in testa solo cambi e catene! (magari!! Eviteremmo quel fracassar di catene e quell’ingrippamento di cambi che ci accompagna tutto il giorno!). La verità, ahimè, è molto più prosaica: abbiamo anticipato la visita a Melk per non fare una levataccia il giorno dopo! Beh, qualunque sia il nobile motivo, oggi andremo fino a Melk poi torneremo indietro per andare a dormire da Maria Taferl, ah no, scusate, a Maria Taferl, non è una persona è un luogo!! E pensare che io credevo che fosse un’amica di Francesco!

Anche oggi una bella corsetta sulle nostre bici color blu “Donau”, il mezzo risponde ai comandi, le gambe anche… ma non piove, che disdetta!

Una prima tappa ci porta a visitare il paese di Ybbs, per poi procedere a forte (...si fa per dire) velocità verso Melk.

Ecco, si vede l’abbazia di Melk… Ma perché è così diversa da come me l’ero immaginata dopo la lettura de “il nome della rosa”? Ci avviciniamo, allucchettiamo le bici, ormai ci viene naturale come respirare (beh… quasi!), ci avventuriamo per il paesello che si inerpica fino all’abbazia, a qualcuno viene in mente di farla in bici…, no meglio passeggiare un po’, fa bene alla digestione!

L’abbazia è grande, pomposa, molto luminosa e barocca. Più che un luogo di preghiera e ascesi sembra un luogo di feste e delizie.

Adempiuto al nostro “bisogno” di cultura, torniamo alle nostre fide bici e partiamo. Dopo un bel po’ di strada, ad una sosta tecnica, Francesco ci prospetta nuovamente due scelte: una bella salita, delizia degli sportivi assoluti, quelli senza macchia e senza paura, oppure ciclabile in pianura fino a Marbach poi pulmino che porta bici e ciclisti fino a Maria Taferl. C’è titubanza, tanti vorrebbero fare la salita…. Si capisce dagli sguardi, ma vuoi per non abbandonare un amico, vuoi per non lasciare un figlio, vuoi ancora perché siamo “annoiati” dalle salite fatte (quali????) alla fine molti a malincuore rinunciano a questo piacere e optano per il pulmino; disperati salutiamo Francesco e il gruppetto (Adriano, Federico, Ilaria, Matteo) che ha deciso per la salita (Gran Premio della Montagna) e ci mettiamo in strada per raggiungere il pulmino che sappiamo dovrà fare due viaggi per portare tutti.

Ed ecco il bello, arrivati al pulmino; sembra la scena di abbandono del Titanic, “prima donne e bambini!!”, macché, che vi siete immaginati? Roba vecchia, c’è un  po’ di parapiglia; alla fine restano a terra 4 donne e 5 biciclette… ma chi sarà stato quel disgraziato che ha lasciato.... una bici???!!!

In qualche modo arriviamo tutti, bici comprese, a Maria Taferl; il paese è un'unica strada che va dall’albergo alla chiesa.

Ci ritroviamo tutti a cena, una vera cena a buffet e ognuno si fa onore. In sala con noi c’è un “simpatico” gruppone di ciclisti di Bologna, li abbiamo già incrociati in giro, si favoleggia che questi, 40 persone quasi tutte di età ben oltre la pensione, girino con un pullman pieno di bottiglie di vino e mortadelle; al di là della leggenda metropolitana, ci sembrano innocui vecchietti, ma ci dovremo ricredere presto!

Dopo cena decidiamo in gruppo di affrontare il paese; dopo le foto di rito, svoltiamo in una stradina buia (tanto per cambiare!) e qui, visione delle visioni, ci appare un’enorme scacchiera disegnata per terra. Sembra che ci stia aspettando  e così ci organizziamo per una partita vivente a Dama, stiamo già  “aggiustando” le regole, e siamo tutti lì pronti, quando improvvisamente un urlo e poi un altro, seguiti da strani suoni gutturali in lingua sconosciuta ci fanno capire che le usanze del luogo non consentono questi giochi in strada alle 22,30; forse che qualcuno era venuto qui per riposare?

Mah, un po’ basiti ci sfaldiamo e, nel rispetto delle abitudini alquanto bizzarre dei locali, ci ritiriamo in ordine sparso e finiamo la serata nella Stübe del nostro albergo a berci un “cordialino” prima di andare a dormire.

 

4°  GIORNO
Punto di partenza Punti di transito Punto di arrivo Km
Grein

Ybbs - Melk

Maria Taferl 65 (69)
Percorso: sponda sinistra del Danubio.

Si riparte.

 

Sulla facciata di questo locale le quote raggiunte dalle piene del Danubio.

 
Melk, salendo all'abbazia.
 
Melk l'ingresso dell'Abbazia
 
Abbazia di Melk, un particolare nella marmor saal.
 
Abbazia di Melk, la biblioteca.
 
Melk vista dall'Abbazia.
 
Maria Taferl, Wallfahrtskirche
 

 

  

Fotografie e web-mastering: Adriano   -   Testi: Elena   -   Consulenza artistica: Ilaria

Hanno collaborato attivamente e simpaticamente con le loro fotografie: Ilaria, Alessandra, Marida, Matilde, Cesare, Sabino.

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