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FITZ ROY - Trekking alla
Laguna de Los Tres
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Per questo trekking sono previsti due giorni; l'obiettivo sarà
quello di attendere l'alba di fronte al Fitz-Roy, in riva a un
incantevole lago (laguna de Los Tres).
Ci accamperemo in un'area di sosta predisposta chiamata Campamento Poincenot;
lo zaino è a pieno carico,
occorre portarsi dietro tende, sacchi a pelo, cibo e attrezzatura
da cucina. Nel campo non ci sono servizi, a parte una latrina....
Un po' di stretching prima di
caricarsi in spalla il pesante zaino.
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La base del sentiero per il Fitz
Roy.
1° GIORNO - Sono le 10:00 in punto quando ci mettiamo in
marcia; iniziamo a salire, a prendere un po' di quota e vediamo
sotto di noi la valle da cui siamo partiti, dove scorre il Rio
de Las Vueltas. Siamo molto fortunati, il cielo è limpido e la
visibilità è ottima; non è sempre così da queste parti, spesso le
nubi incombono sul Fitz-Roy e ne impediscono la vista. |
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Rio de Las Vueltas |
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Il sentiero è agevole; dopo circa un'ora e trenta
di marcia giungiamo alla Laguna Capri, che offre una magnifica
vista sul Fitz-Roy. Qui abbiamo conferma che in queste acque non
esiste inquinamento, l'acqua del lago è potabile! |
Il Fitz-Roy visto dalla Laguna
Capri |
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Proseguiamo il cammino; notiamo pulizia lungo
il sentiero, c'è il massimo rispetto dei luoghi. Ci sono numerosi
cartelli che invitano a non sporcare e addirittura a non
bruciare la carta igienica.... Con il vento un minimo accenno di
fuoco sarebbe molto pericoloso. |
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Con lo sguardo costantemente puntato sul
bianco granito del Fitz-Roy, giungiamo al
Campamento Poincenot, ben riparato dal vento all'interno
del bosco. Poco oltre c'è il Campamento Piedras Blancas,
riservato agli scalatori. |
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Dopo aver sistemato il campo e aver fatto uno
spuntino (bisogna ricaricare le batterie, lo zaino pesante
logora... chi lo porta!), c'è tempo per una
passeggiata fino al mirador del ghiacciaio Piedras
Blancas, seguendo il sentiero che corre parallelo al
fiume, il rio blanco.
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Tornati al campo non resta che rilassarsi un
po' e rinfrescarsi in riva al rio blanco, in attesa della
cena.
Da buoni italiani prepariamo la pasta alla
carbonara, il cui profumo pervaderà tutto l'accampamento!
Qualche bicchiere di vino ci conduce dritti
all'interno delle nostre tende; la notte sarà breve.... |
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Tramonto dal
Campamento Poincenot |
Una curiosità:
Il nome El Chaltén significa,
nell'antica lingua locale, "il vulcano", e fu dato al Fitz-Roy
dagli "indios Tehuelches", antichi abitanti della regione,
in quanto sulla cima della montagna è spesso presente una nube; i
Tehuelches pensavano fosse il fumo del vulcano. |
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2° GIORNO -
Sveglia prima delle 4:00, dobbiamo risalire la morena che ci condurrà nel
luogo in cui attenderemo l'alba: la Laguna de los Tres.
Il cielo è sereno
e stellato, per ora non c'è
vento e, alla luce delle nostre torce, iniziamo a camminare
attraversando il rio blanco; ben presto inizia la ripida salita
che grazie ai molti zig-zag ci permette di superare i 400 metri di
dislivello e di raggiungere i 1.160 m. di quota dove si trova la
Laguna de los Tres. E' ancora buio ma già
distinguiamo la possente mole del Fitz-Roy e il ghiacciaio che
scende fino quasi a toccare il lago. |
Ore 6:30; la posa
lunga (5 secondi) permette di catturare la luce che precede
l'alba.
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Ci accomodiamo accanto a un grosso masso ad
attendere l'alba. C'è il tempo per preparare del caffè caldo e
assaporare un alfajores, oltre a dulce de leche e
marmellata di calafates spalmati su saporiti biscotti;
insomma una bella colazione per affrontare i rigori del freddo!
C'è chi si infila nel sacco a pelo e chi monta
la fotocamera sul cavalletto, pronto a catturare le prime luci
dell'alba. Il cielo è completamente pulito da nubi, si preannuncia
un vero spettacolo!
Notiamo le luci di alcuni scalatori che stanno
percorrendo una via sul Poincenot. Ottime
condizioni anche per loro, impegnati in fatiche ben superiori alle
nostre.... |
Ore 6:40: il cielo dietro di noi inizia a
tingersi di rosso, siamo soli qui ad attendere l'alba.
Dovremo aspettare ancora una ventina di minuti
ma l'attesa viene ampiamente ripagata. Il chiaro granito del
Fitz-Roy inizia a diventare rosso e sembra prendere fuoco!
Il fenomeno dura pochi minuti, ma questa
immagine rimarrà indelebile nei nostri ricordi. |
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Il posto è magico, iniziamo a passeggiare lungo
le rive del lago e ad ammirare i riflessi. La luce cambia, il
granito del Fitz-Roy torna del suo colore naturale e il contrasto con il cielo
blu è fantastico.
Incontriamo
poi Gustavo, un fotografo
brasiliano. Scambiamo quattro chiacchiere e ci scattiamo
qualche foto a vicenda.
Proseguiamo il cammino risalendo gli sfasciumi
a sinistra del lago fino ad arrivare in vista di un altro specchio
d'acqua: la Laguna Sucia.
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Alberto e Adriano in contemplazione.
- Photo by Gustavo Pauletti -
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E' tempo di rientrare, ma lungo il sentiero
lo sguardo continua a cercare il Fitz-Roy per fissare nei
nostri ricordi queste ore di totale immersione nella natura,
così severa e inaccessibile nelle sue forme verticali, ma al
contempo così accogliente. |
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