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Questo itinerario ci porta al cospetto dell' imponente parete nord del Monte Adamello, pernottando al Rifugio Garibaldi. 1° GIORNO. Si parte da Malga Caldea (m. 1.584), raggiungibile in auto dal paese di Temù. La prima parte del percorso, assai ripida, ci porta alla prima delle quattro dighe che incontreremo in questa giornata di cammino. Il primo lago, chiamato Laghetto dell'Avio, è subito seguito dal più grande Lago d'Avio e dal Lago Benedetto. Il grande impatto dato dalle tre dighe e da tutto il cemento circostante rende questa parte del percorso un po' squallida, ma il bello viene dopo. Lasciati i laghi alle nostre spalle, finalmente l'ambiente diventa più selvaggio e giungiamo alla Malga Lavedole (m. 2.044). Da qui il sentiero principale prosegue per il Lago Pantano e quindi per il Rifugio Tonolini, ma noi pieghiamo a sinistra verso il Lago Veneròcolo, che raggiungeremo percorrendo dapprima la Val di Veneròcolo, proseguendo poi per per un ripido tracciato chiamato il calvario. Avvicinandoci al Lago Veneròcolo (formato anch'esso da una diga) tornano ad esserci varie costruzioni per lo più diroccate, ma la vista che si apre davanti ai nostri occhi è notevole: l'Adamello si mostra in tutta la sua bellezza. Giungiamo in breve alla mèta di questa prima giornata: il Rifugio Garibaldi (m. 2.548). Il rifugio, durante il periodo di chiusura, è dotato di un accogliente locale invernale con due stanze, una per dormire e una per cucinare. 2° GIORNO. Il programma di oggi prevede dapprima il comodo percorso che ci condurrà al Passo del Veneròcolo (m. 3.136), punto più alto che raggiungeremo durante il giro, in meno di 2 ore di marcia. Da qui possiamo fare una piccola deviazione e salire alla nostra destra verso il Passo della Tredicesima e la Punta del Veneròcolo, dove troviamo resti di appostamenti militari della guerra 1915-18. Tornati al passo del Veneròcolo iniziamo a scendere percorrendo il ghiacciaio chiamato Vedretta di Pisgana, fino a giungere a una quota di circa m. 2.750, dove ricominciamo a salire ripidamente verso la Bocchetta della Calotta (m. 2.958). In presenza di molta neve non è semplice trovare il percorso giusto, in quanto le indicazioni presenti sulle pietre sono coperte. Proprio nella stretta bocchetta è stato posizionato nel 1983 il Bivacco Francesco Regosa. Iniziamo ora la lunga discesa dapprima attraverso un divertente nevaio, giungendo poi alla Valle di Salimmo, dove i segni del sentiero sono veramente pochi (qualche ometto di pietra qua e la) e bisogna prestare la massima attenzione. Giungiamo quindi al Bivacco Spera (m. 1.683), graziosa costruzione in legno. Da qui il sentiero si fa più evidente ma ripido e in breve si scende sulla strada (quota m. 1.547), che risaliamo a sinistra per giungere in pochi minuti nuovamente a Malga Caldea.
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Dopo l'ultimo dei Laghi d'Avio, l'Adamello si mostra con tutta la sua imponenza.
Il Lago Veneròcolo e il Monte Adamello visti dal Rifugio Garibaldi.
Il Rifugio Garibaldi e, ben visibile sullo sfondo, il Passo del Veneròcolo.
Il Passo del Veneròcolo, m. 3.136
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L'itinerario sopra descritto è stato portato a termine nei giorni 2 e 3 novembre 2001 (foto di giugno 2003)
Itinerario correlato: MONTE ADAMELLO - Un lungo anello salendo dal Passo Brizio e scendendo dal Passo Adamello
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