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Ladakh: una regione nell'estremo
nord dell'India, confinante con Pakistan e Tibet.
Una sfida su due ruote affrontando strade spesso in
cattive condizioni e percorse in alcuni tratti da numerosi camion,
ma che offrono panorami mozzafiato e emozioni uniche. Pedalare
attraverso sei passi, tre dei quali si avvicinano a quota 5.000
metri e due la superano.
Certo, la fatica è stata tanta, la sofferenza per la quota non è
mancata, ma che soddisfazione!
Anche l'incontro con la popolazione locale ci ha
regalato emozioni particolari, così come la coesione del gruppo di
14 persone prima sconosciute, che, accomunate dalla medesima
passione per l'avventura, ha permesso di vivere giornate
indimenticabili.
Un totale di circa 900 km percorsi in
bicicletta con un dislivello in salita di oltre 17.000 metri per tredici
giorni in sella. |
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Le tappe:
1° agosto 2009: appuntamento a Monaco.
Il gruppo si forma con sei elementi provenienti da Milano,
tre da Bologna, tre da
Venezia, uno da Torino e uno da Roma. Nel gruppo dei "bolognesi" è presente
l'unica ragazza; riuscirà a sopportare per tre settimane tredici uomini?
Dopo sette ore di volo si atterra a
Delhi, dove
ci aspetta il corrispondente locale Stenzin, che ci accudirà con i suoi
uomini per tutto il viaggio.
L'impatto con Delhi è devastante; il caldo accompagnato
da un'insopportabile umidità, il rumore (in particolare quello degli incessanti
clacson) e l'inquinamento non sono certo rilassanti.... Veniamo
accompagnati in un confortevole (?!?!) alberghetto per una doccia e un
po' di riposo prima di ripartire in pullman per Manali. Rimane il
tempo per quattro passi per le vie della città; non siamo certo in un
quartiere residenziale, in mezzo alle vie straripano le fogne formando
dei mucchietti di fango maleodoranti. E i clacson continuano a suonare
senza pietà per le nostre povere orecchie!
Ore 16:00, finalmente è ora di partire. Vengono
caricati gli scatoloni contenenti le biciclette nuove. Ci
aspettano ben sedici ore di viaggio, con una sosta al ristorante per una
buona cena dove iniziamo ad apprezzare i sapori indiani. Un'altra sosta
notturna per una tazza di chai (il tè indiano a base di latte e
spezie varie).
Sono le 8:00 del 3 agosto quando arriviamo a
Manali.
L'albergo è decisamente meglio di quello di Delhi, siamo tutti
soddisfatti della sistemazione. Inizia l'assemblaggio delle bici,
in poche ore sono tutte pronte e può iniziare un giro di collaudo.
Il pranzo viene consumato un un ristorantino del
centro, dove degustiamo i deliziosi "spring roll". Nel pomeriggio
visitiamo un tempio nei dintorni. Non rimane che aspettare la cena,
fare ancora due passi in centro e via a letto; domani ci aspetta una
salita di 52 km che ci porterà, pronti via, a quota 4.000.
L'AVVENTURA HA INIZIO!!!
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Il Chai indiano
La parola Chai significa semplicemente Tè in Indiano
e in altre lingue asiatiche e descrive l'insieme di tè nero,
latte, spezie e dolcificante. Le spezie usate variano da
regione a regione e da casa a casa in India. Le più comuni
sono il cardamomo, lo zenzero, i chiodi di garofano e il
pepe. Servito come naturale digestivo e per dare un senso di
naturale benessere, il Chai in India fa parte della vita
quotidiana. Viene chiamato anche Masala chai "spiced
tea".
Ingredienti:
1 bastoncino di cannella, 1/2 cucchiaino di pepe
nero in grani, 1/2 cucchiaino di cardamomo, 1/2
cucchiaino di chiodi di garofano, 1/2 cucchiaino di
zenzero fresco, 1/2 cucchiaino di tè nero in
polvere, 1 cucchiaino di zucchero di canna,
300ml di latte
Preparazione:
Mettere tutte le spezie in un pentolino con il latte e lo
zucchero. Portare ad ebollizione poi abbassare la fiamma e
fare cuocere per 20 minuti a pentola scoperta.
Rimuovere il bastoncino di cannella e versare nelle tazze
con un mestolo. Se non amate trovare pezzi di spezie mentre
bevete, filtrate il tè prima di versarlo, ma la regola vuole
che le spezie rimangano dentro. Quelle più pesanti restano
comunque nel fondo della pentola. Se vi piacciono potete
masticarle mentre bevete. Sono buonissime.
Le varianti possono essere la cannella in polvere invece che
quella intera, il miele al posto dello zucchero, il latte di
soia al posto del normale, l'aggiunta di anice o semi di
finocchio.
Da bere a qualsiasi ora.
Se non tollerate molto il latte, provate a dividere metà
acqua con metà latte. |
Fotografie, testi
e web-mastering: Adriano Ongaro
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